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lunedì 16 febbraio 2015

Parfaic Tic!



Cosa accade nel momento in cui due bellissimi cugini si trasferiscono nel tuo stesso palazzo, in particolare, nell'appartamento proprio sopra al tuo? E' questa la storia di Fuko Kameyama e del suo incontro coi due ragazzi Shinpo (Ichi e Daiya), un incontro particolarmente movimentato che la porterà a dover convivere (sia a casa che a scuola) con loro, contando che entrambi avranno un ruolo importante all'interno della vita della quindicenne.
E questo l'inizio di Parfaic Tic! manga shōjo scritto da Nagamu Nanaji fra il 2000 ed il 2007 sulle pagine di Shueisha in patria e Star comics qua in Italia.
Mangaka famosa anche per altre opere quali "Koibana", sempre edito da Star comics, ed "Aruito - Love Moves Forward", annunciato dalla stessa casa editrice, Nanaji-sensei si presente al pubblico con un manga dove sentimento e commedia la fanno da padroni all'interno della storia.
Quello che ci si presenta davanti è un prodotto i cui disegni crescono con la storia, infatti, inizialmente, possiamo notare tavole non al 100% perfette o proporzionate ma che, andando avanti nel tempo e passando di volume in volume, miglioreranno sempre più fino a raggiungere una delicatezza ed una proporzione a dir poco stupende e, soprattutto, adatte alla storia che il lettore si trova fra le mani.





Un elemento che ho davvero molto apprezzato è la caratterizzazione del vari personaggi, sia quelli principali che quelli secondari, che si presentano al loro pubblico come persone vive con i loro pregi ed i loro difetti e che, grazie proprio a questo, sapranno farsi amare sia nel bene che nel male.
Immedesimarsi in Fuko è davvero facile visto che incarna alla perfezione quella che è la figura delle ragazze di quell'età che, nonostante non sia bellissima e sia un po' tonta, riesce a farci capire cosa significa scoprire un sentimento come l'amore, ma soprattutto quanto restare sempre noi stessi/stesse sia la cosa più importante di tutte.
Abbiamo poi i due cugini Shinpo, due facce apposte di una stessa medaglia; il primo, Daiya, è il classico "figo" che fa cadere le ragazze ai suoi piedi con il solo sguardo e che, di solito, conquista sin da subito il cuore della protagonista; il secondo, Ichi, al contrario, è lo studioso chiuso in se stesso, con molti pensieri e problemi che gli "trapassano il cervello", che inizialmente sarà solo capace di farsi odiare ma che, piano piano, riuscirà ed entrare nel cuore della protagonista (ed anche del lettore) grazie alla sua dolcezza celata da un muro che di volume in volume crollerà sempre di più.

Cosa dire ancora se non <<vi consiglio caldamente la lettura di questa serie manga, soprattutto se amanti del genere?>>. E' vero detta così puo' sembrare un classico shōjo come tanti, ma credetemi quando vi dico che Nagamu Nanaji è riuscita a prendere una trama a dir poco comune ed a renderla avvincente e appassionante.
 

                                                                                                                       A cura di Valentina 

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